NON PIANGERE SU DI ME,MADRE
(Salvatore Acheropita con Santi)
E' una traduzione pittorica delle parole dell'IRMOS della nona ode del canone del Sabato Santo:
"Non piangere su di me,Madre,vedendo nel Sepolcro il Figlio che senza seme hai concepito nel Tuo seno.Risorgerò,infatti,e sarò glorificato e innalzerò nella gloria incessantemente coloro che Ti esaltano e con fede e amore Ti celebrano,perchè Io sono Dio."
Come nell'icona della Crocifissione ai lati del Salvatore appaiono la Madre di Dio,le pie donne,S.Giovanni,il centurione Longino e un discepolo,forse Giuseppe d'Arimatea.
La gloria a cui il Signore va incontro,attraversando la morte,è visibile nell'immagine del Salvatore Acheropita (non dipinta da mano d'uomo) impressa miracolosamente su un lino (Mandylion)] che,secondo la tradizione ,fu inviato dallo stesso Cristo al Re Abgar di Edessa per guarirlo dalla lebbra.
La tradizione del sacro lino è presente anche in Occidente legata all'incontro di Cristo con la Veronica e sottolinea unicamente il tema della Passione del Signore; in Oriente è l'effige che monda il peccato ( lebbra ) e segno della vittoria sulla morte per mezzo della Croce.
E' confitto dai chiodi lo sposo della Chiesa.
E' trafitto dalla lancia il Figlio della Vergine.
Adoriamo i Tuoi patimenti,o Cristo,
mostraci anche la Tua gloriosa Resurrezione!
( dalla liturgia bizantina )