S.AGOSTINO VESCOVO







Nacque nel 354 in Africa,a Tagaste,figlio di Patrizio ,pagano, e di Santa Monica che lo educò cristianamente,ma solo dopo una lunga ricerca,nel 387 ,a Milano da S.Ambrogio

ricevette il battesimo.

Tornato in Africa,si diede alla vita monastica,finchè,ordinato sacerdote,fu di aiuto al vescovo di Ippona che sostituì dal 396 fino alla morte il 28 febbraio 430.



Nelle icone tutte le scene si svolgono all'esterno dell' architettura che costituisce una specie di fondale. Oggetti e costruzioni sono rappresentate sia in assonometria,sia in prospettiva inversa in modo da presentare alla vista ogni lato.Tutto è accessibile,tutto è dimora,dimora di Dio tra gli uomini,dimora degli uomini in Dio.



Il luogo iconico è luogo di luce e l'oro,colore che in natura non si trova,costituisce lo sfondo dell'icona e penetra i suoi diversi elementi.



Ma è sopratutto nel volto che si concentra la luce :impassibile,silenzioso,lo sguardo fisso nella contemplazione del mistero di Dio;in posizione frontale o di trequarti; mai di profilo (interromperebbe la comunione degli occhi ); le labbra sottili sempre chiuse: " L'amico del silenzio si fa prossimo a Dio ;nel silenzio si intrattiene con Lui e riceve la Sua Luce " (San Giovanni Climaco ).

Il naso,fine,è quasi un filo luminoso che lega la bocca agli occhi;le orecchie ridotte,come interiorizzate;l'essere è all'ascolto del cuore.





"Ecco,sono davanti a Te le orecchie del mio cuore;

aprile e dillo all'anima:sono la tua salvezza.

E io correrò dietro a questa voce e Ti troverò.

Non celarmi il Tuo volto:

io morirò per non morire e vederLo."



( S. Agostino Conf. 1.5 ) www.mirabileydio.it