MADRE DI DIO  Ausiliatrice 
                               24 maggio Auxilium Christianorum”; ‘Aiuto dei Cristiani’, è il bel 
                  titolo che è stato dato alla Vergine Maria in ogni tempo e 
                  così viene invocata anche nelle litanie a Lei dedicate dette 
                  anche Lauretane perché recitate inizialmente a Loreto. 
                  Sulle virtù, la vita, la predestinazione, la maternità, la 
                  mediazione, l’intercessione, la verginità, l’immacolato 
                  concepimento, i dolori sofferti, l’assunzione di Maria, sono 
                  stati scritti migliaia di volumi, tenuti vari Concili, 
                  proclamati dogmi di fede, al punto che è sorta un’autentica 
                  scienza teologica: la Mariologia. 
                  E sempre è stata ribadita la presenza mediatrice e 
                  soccorritrice della Madonna per chi la invoca, a lei fummo 
                  affidati come figli da Gesù sulla Croce e a noi umanità è 
                  stata indicata come madre, nella persona di Giovanni apostolo, 
                  anch’egli ai piedi della Croce. 
                  Ma la grande occasione dell’utilizzo ufficiale del titolo Auxilium Christianorum” si ebbe con l’invocazione del grande 
                  papa mariano e domenicano san Pio V (1566-1572), che le affidò 
                  le armate ed i destini dell’Occidente e della Cristianità, 
                  minacciati da secoli dai turchi arrivati fino a Vienna, e che 
                  nella grande battaglia navale di Lepanto (1571) affrontarono e 
                  vinsero la flotta musulmana. 
                  Il papa istituì per questa gloriosa e definitiva vittoria, la 
                  festa del S. Rosario, ma la riconoscente invocazione alla 
                  celeste Protettrice come “Auxilium Christianorum”, non sembra 
                  doversi attribuire direttamente al papa, come venne poi detto, 
                  ma ai reduci vittoriosi che ritornando dalla battaglia, 
                  passarono per Loreto a ringraziare la Madonna; lo stendardo 
                  della flotta invece, fu inviato nella chiesa dedicata a Maria 
                  a Gaeta dove è ancora conservato. 
                  Il grido di gioia del popolo cristiano si perpetuò in questa 
                  invocazione; il Senato veneziano fece scrivere sotto il grande 
                  quadro commemorativo della battaglia di Lepanto, nel Palazzo 
                  Ducale: “Né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto 
                  alla vittoria, ma Maria del Rosario” e così a fianco agli 
                  antichi titoli di ‘Consolatrix afflictorum’ (Consolatrice 
                  degli afflitti) e ‘Refugium peccatorum’ (Rifugio dei 
                  peccatori), si aggiunse per il popolo e per la Chiesa Auxilium Christianorum (Aiuto dei cristiani). 
                  Il culto pur continuando nei secoli successivi, ebbe degli 
                  alti e bassi, finché nell’Ottocento due grandi figure della 
                  santità cattolica, per strade diverse, ravvivarono la 
                  devozione per la Madonna del Rosario con il beato Bartolo 
                  Longo a Pompei e per la Madonna Ausiliatrice con s. Giovanni 
                  Bosco a Torino. 
                  Il grande educatore ed innovatore torinese, pose la sua opera 
                  di sacerdote e fondatore sin dall’inizio, sotto la protezione 
                  e l’aiuto di Maria Ausiliatrice, a cui si rivolgeva per ogni 
                  necessità, specie quando le cose andavano per le lunghe e 
                  s’ingarbugliavano; a Lei diceva: "E allora incominciamo a fare 
                  qualcosa?". S. Giovanni Bosco, nato il 16 agosto 1815 presso 
                  Castelnuovo d’Asti e ordinato sacerdote nel 1841, fu il più 
                  grande devoto e propagatore del culto a Maria Ausiliatrice, la 
                  cui festa era stata istituita sotto questo titolo e posta al 
                  24 maggio, qualche decennio prima, dal papa Pio VII il 24 
                  maggio 1815, in ringraziamento a Maria per la sua liberazione 
                  dalla ormai quinquennale prigionia napoleonica. 
                  Il grande sacerdote, apostolo della gioventù, fece erigere in 
                  soli tre anni nel 1868, la basilica di Maria Ausiliatrice 
                  nella cittadella salesiana di Valdocco - Torino; sotto la Sua 
                  materna protezione pose gli Istituti religiosi da lui fondati 
                  e ormai sparsi in tutto il mondo: la Congregazione di S. 
                  Francesco di Sales, sacerdoti chiamati normalmente ‘Salesiani 
                  di don Bosco’; le ‘Figlie di Maria Ausiliatrice’ suore fondate 
                  con la collaborazione di s. Maria Domenica Mazzarello e per 
                  ultimi i ‘Cooperatori Salesiani’ per laici e sacerdoti che 
                  intendono vivere lo spirito di ‘Don Bosco’, come è 
                  generalmente chiamato. 
                  Le Congregazioni sono così numerose, che si vede con 
                  gratitudine la benevola protezione di Maria Ausiliatrice nella 
                  diffusione di tante opere assistenziali ed a favore della 
                  gioventù. 
                  Ormai la Madonna Ausiliatrice è divenuta la ‘Madonna di Don 
                  Bosco’ essa è inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana, 
                  che ha dato alla Chiesa una schiera di santi, beati, 
                  venerabili e servi di Dio; tutti figli che si sono affidati 
                  all’aiuto della più dolce e potente delle madri. 
                  Interi Continenti e Nazioni hanno Maria Ausiliatrice come 
                  celeste Patrona: l’Australia cattolica dal 1844, la Cina dal 
                  1924, l’Argentina dal 1949, la Polonia fin dai primi decenni 
                  del 1800, diffusissima e antica è la devozione nei Paesi 
                  dell’Est Europeo. 
                  Nella bella basilica torinese a Lei intitolata, dove il suo 
                  devoto figlio s. Giovanni Bosco e altre figure sante salesiane 
                  sono tumulate, vi è il bellissimo e maestoso quadro, fatto 
                  eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta la Madonna 
                  Ausiliatrice che con lo scettro del comando e con il Bambino 
                  in braccio, è circondata dagli Apostoli ed Evangelisti ed è 
                  sospesa su una nuvola, sullo sfondo a terra, il Santuario e 
                  l’Oratorio come appariva nel 1868, anno dell’esecuzione 
                  dell’opera del pittore Tommaso Lorenzone. 
                  Il significato dell’intero quadro è chiarissimo; come Maria 
                  era presente insieme agli apostoli a Gerusalemme durante la 
                  Pentecoste, quindi all’inizio dell’attività della Chiesa, così 
                  ancora Lei sta a protezione e guida della Chiesa nei secoli, 
                  gli apostoli rappresentano il papa ed i vescovi. 
                  Maria è la “Madre della Chiesa”; Ausiliatrice del popolo 
                  cristiano nella sua continua lotta per la diffusione del Regno 
                  di Dio. 

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